II CATEGORIA - SALVI
Ieri si è chiuso il percorso di un anno di calcio per la
nostra seconda categoria.
Un anno vissuto pericolosamente, ma proprio per questo la gioia di quell’urlo, di quella parola
SALVI
che riassume in se un anno di impegno
e di sacrifici, di momenti di esaltazione e di sofferenza, di delusione e di
entusiasmo è più grande e intensa di quella riservataci dal brillante
campionato dello scorso anno.
Forse chi non ha vissuto un anno intero accanto alla rete
o dentro il campo con questi ragazzi, certe volte indegnamente con la
bandierina del guardalinee in mano, ma
sempre col cuore in gola le loro vicende non può
capire, ma non ha importanza queste cose non si capiscono si vivono e si
sentono.
Non ci eravamo mai illusi.
Coscienti delle nostre forze sapevamo che il nostro obbiettivo
quest’anno sarebbe stata la salvezza e ci eravamo
anche dati ad inizio campionato un target di punti da raggiungere 23-24. Questo
è quello che abbiamo fatto in maniera precisa a dimostrazione che cerchiamo di
viaggiare con i piedi ben ancorati per terra tenendo ben presente che i valori
cui si rifà la nostra squadra sono più quelli
dell’amicizia e dello stare insieme che quelli più strettamente legati alla
sfera di cuoio.
E’ stato un anno difficile in cui abbiamo tutti, dirigenti
e giocatori , imparato a conoscere un calcio diverso
da quello che ci era consueto; un calcio tecnicamente e tatticamente più
evoluto di quello della terza categoria in cui abbiamo bazzicato per anni. Un calcio abitato da vecchi marpioni capaci ancora di dare o di
tentare di dare la loro zampata fuori e dentro del campo.
La sfida ci affascina e siamo già pronti a ricominciare
perché, quante volte mi dico che il calcio è una malattia da curare e non un
passatempo, senza la nostra droga domenicale non sappiamo stare.
Così ci ritroveremo ancora
senza sosta per le nostre partitelle, ci disperderemo per i paesi della
montagna o nei luoghi più impensati ad inseguire quei tornei di calcio,
calcetto, calcio balilla che ci permetteranno di arrivare alla nuova stagione.
Ci disperderemo dicevo, ma non senza prima
fare ciò che si conviene al termine di ogni recita finita, per capacità o per
fortuna, bene.
Grazie dunque all’ASTRA di cui non ci
sentiamo scomodi ospiti, ma parte integrante.
Grazie a Ezio,
che di certo si schernirà per questi ringraziamenti, ma che crediamo abbia
imparato a volerci bene forse più per i nostri difetti che per le nostre virtù.
Grazie a tutti i dirigenti e
allenatori della nostra Società per l’interesse che hanno sempre mostrato nei
nostri confronti seguendoci con interesse e passione.
Grazie a Luca allenatore, padre, amico,
fustigatore e consolatore, burbero, irascibile e tenero di cui non potrò mai
dimenticare l’accesso di pianto nell’annunciarmi la vittoria con il Real Santa Maria.
GRAZIE a Cristian
appassionato vice allenatore, ma soprattutto insostituibile consigliere ed
amico che ci è stato vicino tutto l’anno con la
dedizione e l’impegno che tutti gli riconosciamo.
Grazie a
tutti i giocatori: da quelli che sono transitati come meteore a quelli che
hanno garantito la loro assidua presenza, da quelli che hanno sempre giocato a
quelli che lo hanno fatto di meno: nessuno di loro ha deluso e ciascuno di loro
ha segnato una tappa importante per questa Società.
Grazie ai tifosi :
quelli che ci sono stati vicini nella pioggia e nel fango e quelli che ieri
erano sugli spalti dello Stuard ad ammirare la nostra
vittoriosa disfatta attirati da un sole da spiaggia. E’ bello giocare per voi e
con voi.
Grazie alla Langhiranese
per avere onorato ieri il calcio senza pietà , ma con
rispetto per gli avversari e per lo sport, così come vorremmo fosse su tutti i
campi di calcio.
Grazie a dirigenti e giocatori dell’Aurora
che al di la di malintesi ed incomprensioni hanno ieri
onorato sul campo, luogo solo deputato a definire valori e classifiche, la
passione che ci accomuna.
Grazie infine, consentitemelo, al mio povero cuore che ha retto ad un intero campionato di intense sollecitazioni e già pulsa fremente in attesa di un altro campionato di
II CATEGORIA