Calcio d’aMare 2008

Torneo di Gatteo a Mare

 

 

Una bella esperienza.

Stiamo parlando di Gatteo e del  Torneo calcio d'aMare 2008 al quale abbiamo partecipato.

Abbiamo fortemente voluto questa esperienza per poter stare con i ragazzi un pochino di più e diversamente di quanto facciamo nella normale routine settimanale. Ci siamo riusciti e, accompagnati dalle altre due annate dei '94 e '95 abbiamo intrapreso questa, per noi nuova, avventura.

Partenza alle 7 di Venerdì mattina, anniversario della Liberazione .

Faccio il viaggio con l'Otta, accompagnatore dei '95, in quanto il pullman messoci a disposizione non può contenere tutti gli atleti ed i rispettivi accompagnatori. Un paio di macchine al seguito pertanto occorrono ed a gestire i ragazzi lasciamo soli i Mister.

Il viaggio è piacevole ed il traffico è adeguato alla giornata pre-ponte. Arriviamo dopo un paio di ore abbondanti e come se ci fossimo già stati, l'Otta arriva davanti all'Hotel da noi prenotato.

Entriamo, facciamo conoscenza con il gestore, quindi sbrigate le formalità necessarie per vederci assegnate le stanze, iniziamo l'opera di apertura di esse per controllare che sia tutto a posto, che ci siano sufficienti posti letto. Lasciamo le porte aperte con le tapparelle sollevate per dar luce ai corridoi. Gli ambienti sono piuttosto bui e questo non mi fa piacere. Penso che far trovare questa situazione ai ragazzi li agevoli in un rapido e sicuro deflusso verso i loro alloggi.

Arrivano i ragazzi dopo mezz'oretta e li dirigiamo verso le stanze. Appena sistemati e già i più grandi si fiondano verso la sala giochi situata di fronte al nostro Hotel. Alle 12.30 si pranza e dopo un breve riposo in quanto alle due dobbiamo subito partire per la prima gara.

Arriviamo e troviamo un campo molto bello e curato. Un gadget dell’organizzazione ci viene dato come accoglienza: uno zainetto contenente un marsupio e 21 (tante quanti siamo noi) cordicelle porta quelchevuoi da appendere al collo: una delizia. Per zaino e marsupio faremo una settimana a testa. Comincio io dalla prossima poi me lo riprenderò a fine Settembre; il laccetto posso tenermelo e sono entusiasta.

I nostri supporters venuti da Parma hanno già piazzato le nostre bandiere. Comincia la gara: un assedio. I nostri sembrano non sentire la faticata della sera precedente e lo stress da viaggio e gestiscono la partita. Gli avversari della Virtus Bologna non oltrepassano la metà campo se non in un unica occasione in contropiede ove perforano l'incolpevole Simone. La nostra condanna: giocare bene e subire. Passano però pochi minuti che la situazione si ristabilizza. Un paio di giocate belle, un rapido dribbling di Alessandro ed è il pareggio.

Nel secondo tempo cambiamo alcune cose. Giocare ad undici e con sette ragazzi in panca da mettere su comporta delle scelte che tutti non hanno il privilegio di poter fare. Teniamo botta e grazie ad alcune giocate belle di Marco e di Dan, mettiamo il Lollo in condizione di perforare il portiere avversario con una pregevole doppietta. Tre a uno il risultato finale della prima gara ed entusiasmo alle stelle.

Rientriamo in Hotel grazie al bravissimo autista che simpaticamente ci accompagnerà in questo tour; ci prepariamo e facciamo una uscita in paese. Due passi per vedere com’è e quanta gente c’è. Un paese bello e curato. Molte le squadre presenti; sono loro in questi giorni che rivitalizzano l’economia cittadina. Si parla di ottanta squadre per 33 società. Rientriamo in Hotel dopo di che cena con successiva passeggiata e giro in sala giochi. Alla sera a letto relativamente presto e fortunatamente i nostri ragazzi sono bravi ed obbediscono.

I presagi di una prima notte come a Pellegrino Parmense si fanno vedere a cena quando Francy ha gli occhi lucidi. Lucio è preoccupato ma la fortuna ci assiste e dormiamo relativamente bene. Al mattino sveglia alle sette e mezza circa grazia alla telefonata della Nadia. Ci  alziamo, prepariamo ed andiamo a dare il buongiorno agli atleti chiedendo loro di prepararsi per la colazione. Molti sono già svegli e pronti. Altri un po’ meno. Rapida colazione a buffet e via per una nuova mattinata. Giretto in spiaggia per attendere le dieci dove il pullman, di rientro dall’aver portato i 95 al loro campo, accompagnerà i 94 alla loro destinazione prime e successivamente noi alla nostra. Ritorniamo al campo del giorno precedente. Giochiamo con il Gino Nasi della quale squadra abbiamo incontrato un dirigente in spiaggia e dal quale ci siamo fatti contare la fola del Mago. Non capisco a che pro la gente debba  essere così ipocrita. Inizia una partita con il preambolo del ritardo e di un arbitro troppo fiscale che non vuol fare entrare Bruno in campo perché privo di documento d’indentità: se quello di ieri non si è fatto problemi, non capisco perché questo se li fa.

La partita è bellissima, corretta e tiratissima. Giocata prevalentemente a centrocampo mette in risaldo due belle organizzazioni di gioco. Combattuta fino in fondo non vede un tiro in nessuna delle due porte se non che l’arbitro, di Modena, all’ultimo secondo di gioco vede un dubbio rigore per atterramento in area la dove noi vediamo un netto intervento sulla palla. Calcio di rigore. Non vado oltre nel commento; qui non posso. Se lo volete leggere in versione integrale, sapete dove trovarlo.

Rientriamo in albergo, pranziamo ed andiamo in camera. Chi a letto a riposare, chi a fare i compiti. Crollo pur senza addormentarmi. Mi rifaccio il filmato della partita e che scorre nella mia mente. Ascolto musica con l’Ipod per rilassarmi. Non so se ci riesco ma le quattro arrivano e noi usciamo a fare l’ennesimo giro . Tappezzo qualche cartello con il nostro adesivo e ascolto musica. Forse mi sono calmato. Il tutto sempre ben mascherato, sempre ben nascosto nel mio interno per non coinvolgere altri con le mie emozioni. La partita pomeridiana già ci attende. Rientriamo In albergo, ci prepariamo e partiamo alla volta del campo. Un altro campo bellissimo e curatissimo vedrà noi affrontare la scuola calcio della Fiorentina. Non c’è partita. Questi dono tutti forti, smaliziati e compatti. Noi teniamo duro un tempo  ma subiamo tre reti in contropiede. Siamo stanchi e forse ancora troppo bambini. La partita però è bella e quattro chiacchiere con la dirigenza avversaria dopo la gara mi riporta al sorriso.

Siamo stati eliminati quindi e come noi anche le altre due annate. Alla sera c’è grande festa nella piazza principale del paese. Alle 21.30 grande premiazione con musica e canti. Incontriamo un allenatore a noi conosciuto che allena una squadra di Parma che non voglio nemmeno nominare. Qui, all’ipocrisia si unisce l’urto del vomito. “…sai, squadre come noi che non fanno selezione..”  ci dice…. E la voglia di essere nel mondo del calcio mi passa ulteriormente.

Prendiamo la nostra bella targhetta da quattro soldi unita ad un'altra sacca come quella dataci la prima giornata. Assieme ad esse un opuscolino del piffero. Il tutto per tre squadre, non a testa. Questa è la grande premiazione del torneo . Scappiamo di volata in sala giochi lasciandoci alle spalle la piazza e le menate dell’organizzazione. Alle undici tutti a letto. Sono sfinito.

L’indomani gita in spiaggia a giocare come bimbi. Finalmente un po’ di serenità e gioia.- Addio Gatteo. A mai più rivederci, se i Vostri tornei sono questi.