II CATEGORIA - 6° Giornata Ritorno

 

FELEGARESE - ASTRA   ::  1 - 2

 

Pronti: via.

Dopo quasi due mesi si riparte. I campi di calcio, sia pure non perfetti, tornano a somigliare a campi di calcio e non a immondi pantani e noi torniamo a prendere a pedate l’incolpevole pallone.

Quanti dubbi mi accompagnano lungo la strada verso Felegara.

Quanto peserà la mancanza di allenamento legata alle avverse condizioni atmosferiche?

Quanto peserà la desuetudine a campi di dimensioni normali per noi costretti da tempo nella nostra sia pur adorata gabbia della cui esistenza non potremo mai smettere di ringraziare la provvidenza ( a proposito, pensateci su prima di trasformare quel pezzo di terra che sarebbe in grado di riconoscere decenni di scarpe e scarpette dei ragazzi del quartiere in un lindo rifugio per grassi epuloni ).

Quanto peserà la cabala: visto che questo inizio di attività sembra sorridere alla nostra Società .

 I giovanissimi 94 hanno travolto 4-1 l’ORSA e se giocassero insieme dalla cintola in su i gol farebbero fatica a contarli; la Juniores che adora complicarsi la vita ha colto comunque un prezioso successo 3 a 2 e gli allievi 93, che hanno ritrovato la loro guida reduce da una tempesta di neve palermitana a causa della quale i suoi concittadini, attribuendogliene la colpa, pare vogliano togliergli la cittadinanza, hanno portato a casa un prezioso pareggio dall’ostico campo del Galileo di Reggio.

Non saremo mica noi mi domando a dare la prima delusione al nostro presidente che senz’altro sarà già attaccato alla radiolina a seguire la cronaca dell’evento.

Per fortuna vedo fin dall’inizio che abbiamo voglia di giocare: si , qualcuno è fuori posizione, qualcuno vorrebbe risolvere da solo tutto, qualcuno non è lucido come si vorrebbe, però la voglia e la grinta ci sono e questo è fondamentale.

L’ennesimo calcio d’angolo ci porta fortuna perché Leva gira di prima in mischia e fa passare il pallone sotto la pancia del portiere avversario.

Chi di mischia ferisce, però, di mischia perisce ed è così che nella doverosa reazione gli avversari trovano il gol. Calcio da fermo, respinta della nostra difesa e palla che perviene al N° 7 avversario Armani che del noto omonimo non ha l’eleganza, ma certamente la furbizia e insacca nell’angolino senza che nessuno dei nostri faccia neanche bau per spaventarlo.

Un volo di corvi da sinistra, come nelle antiche tragedie greche, fa aleggiare sulla nostra squadra lo spettro di una possibile sconfitta, ma il cielo è limpido e il sole è caldo e l’ASTRA è viva.

Continuiamo a giocare e a tenere il pallino del giuoco senza essere particolarmente pericolosi, ma gli avversari lo sono meno di noi.

Finisce il primo tempo e arriva anche Auri che è riuscito finalmente a liberarsi delle sue tenere creaturine rosa che pur di non  essere abbandonate da lui sono riuscite nottetempo a simulare un sabotaggio agli impianti.

Il secondo tempo vede Andy in campo al posto di un Rabbo un po’ spaesato, ma sempre grintoso.

Un paio di grosse occasioni per i nostri avversari: un pallone alzato sopra la traversa da due passi in scivolata ed un contropiede due contro uno vanificato da un passaggio sbagliato.

Per noi una punizione del Simo che il portiere avversario mette in calcio d’angolo con la punta delle dita quando tutti, avversari compresi, l’avevano vista dentro e poi un plateale atterramento che a dieci minuti dalla fine ci regala una punizione distante dalla porta e centrale.

Ci aspettiamo vada il Simo come al solito e invece  va Leva con una rasoiata a pelo d’erba che il portiere avversario respinge , ma non trattiene e allora capisco perché il Fato ha spedito Simo lontano da quella punizione. Lo ha spedito la in area a raccogliere la respinta del portiere e ad insaccare sotto la traversa mandandoci in paradiso. 2 a 1 per noi e il risultato non cambierà più ; solo ordinaria amministrazione anche se qualche volta , quando il pallone si avvicina alla nostra area chiudo scaramanticamente gli occhi.

Vedo però bene il pallone che sempre Simo scaraventa un chilometro e mezzo fuori dal campo un po’ per far capire agli avversari che per loro non ce ne è più e un po’ per cercare di guadagnarsi la palma di migliore in campo.

Mi dispiace Simo, ma non ce la fai, ma la mia preferenza va a Leva che si è eretto come un baluardo insormontabile davanti alla nostra difesa mostrando tanta forza e tanta qualità e al Mambro che, in stato di grazia, novella Penelope ha tessuto e ritessuto la trama tra la nostra difesa e il nostro attacco.

Tutto bene allora?

No, un paio di note negative ci sono.

La prossima settimana perderemo, se i conti sono esatti, il Mambro , il Simo e Ana che erano in diffida e dovrebbero essere stati ammoniti.

Qualcuno ama se stesso più del gruppo e della squadra: per me, ma sono un vecchio romantico, far parte di un gruppo che sta lottando per un traguardo come la salvezza forse più grande della promozione dello scorso anno è un onore e il rispetto delle scelte della Società e del mister un dovere. Purtroppo la vita, e lo sport come la vita, stila delle classifiche di merito che sono comunque pur sempre soggettive ed è molto difficile, ragazzi, trovare il proprio nome inciso a caratteri d’oro in cima alla lista.

Ci vediamo la prossima puntata . Ciao ragazzi.